AA. VV. - 2015 - Baby it's cold outside: Cinque storie d'amore by AA. VV

autore:AA. VV. [AA. VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General, Erotica
ISBN: 9788867000982
Google: m0PUCgAAQBAJ
editore: Corbaccio
pubblicato: 2015-11-17T22:00:00+00:00

Epilogo

Sette mesi dopo…

«Com’è andato il tuo ultimo giorno di scuola, cara?» Jacob mi viene incontro fuori dal rifugio e non appena scendo dalla mia macchina nuova mi abbraccia. Aveva detto che dovevo cambiare macchina e il mese scorso mi ha fatto una sorpresa.

Io continuavo a insistere che la mia andava bene, ma quando la batteria è morta per la quarta volta lui ha deciso.

E devo ammettere che non è male guidare una Lexus. Anzi, è bellissimo.

«È stato… lungo.» Rido e contraccambio l’abbraccio mentre lui mi solleva da terra e mi bacia sonoramente. «Sono pronta per l’estate.»

«Magnifico. Adesso puoi trasferirti qui da me.»

Io scuoto il capo e mi metto le mani sui fianchi, ma lui fa finta di non vedere e mi guida attraverso l’ingresso del rifugio, oltre Jeanette che mi fa un cenno di saluto, fino alla sua suite.

«Ne abbiamo parlato, Jacob. Non mi sento pronta per la convivenza. Sono passati soltanto sette mesi.»

«Un tempo più che sufficiente per farmi capire che ti amo e che voglio passare il resto della mia vita con te. Voglio che tu venga a vivere quassù con me.»

Il mio cuore si ferma, poi riparte a velocità doppia come sempre quando lui mi dice che mi ama.

Non manca mai di sorprendermi.

«Ti amo anch’io, lo sai.»

«Fantastico. Prenderò accordi con i traslocatori.»

«Non farai niente del genere!»

«Dannazione, Gracie, sposami così potremo accantonare questa ridicola discussione e la pianteremo di saltare da una casa all’altra ogni maledetta notte!»

Mi fermo e lo guardo fisso, poi mi viene da ridere. «E pensare che credevo di essere io l’imbranata.»

«E questo cosa dovrebbe significare?»

«Che era la proposta di matrimonio più goffa che abbia mai sentito!»

Lui impreca sottovoce, si mette le mani sui fianchi e china il capo, poi alza lo sguardo su di me.

«Sei una donna ostinata.»

«Come fai a essere così sicuro?» domando con un sussurro.

«Sicuro di cosa?» Mi prende per mano e mi guida in soggiorno, si accomoda in una poltrona di cuoio marrone superimbottita e mi fa sedere sulle ginocchia. «Spiegami, Gracie.»

«Come fai ad avere la certezza che sia io quella che vuoi? Non sono una cretina insicura, ma non voglio stravolgere tutta la mia vita dedicandomi a te solo per scoprire che poi cambi idea.»

«Non intendo arrabbiarmi per quello che hai detto perché so che i tuoi genitori ti hanno fatto un danno e io ti amo così tanto che questo mi fa soffrire. Ma non ho più intenzione di ripetertelo, amore.

Pensi che mi capiti tutti i giorni?»

«Io credo che le donne…»

«Al diavolo le donne, Grace. Non ho più guardato un’altra donna dal giorno in cui mi sei caduta ai piedi e mi hai ammaliato. Me ne infischio delle altre donne. Ci sei soltanto tu. E ti dico, e ti prometto, che ci sarai sempre e soltanto tu.»

Mi si riempiono gli occhi di lacrime per la fiera determinazione che leggo sul suo volto, per il modo in cui mi tiene stretta a sé, come se potessi balzare via e scappare.

«Ti amo così tanto che il pensiero di poterti perdere mi distrugge» bisbiglio.

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